Apple vision pro: tutto quello che c’è da sapere

Tempo di lettura: 5 minuti

Durante la Worldwide Developers Conference (WWDC) nel 2023, Apple ha presentato Vision Pro, un visore che sfrutta la realtà aumentata (AR) e la realtà virtuale (VR). Il visore è stato realizzato dall’azienda Cupertino, ha un proprio sistema operativo dal nome VisorOS e integra il framework di sviluppo ARKit 6. Il prodotto è in vendita dal 2 febbraio 2024 ma solo nel mercato americano.

La realtà virtuale e aumentata

La realtà virtuale è una tecnologia immersiva che va a inserire l’utente in un ambiente 3D simulato, andando ad isolare l’utente dal mondo reale circostante. Mentre la realtà aumentata ha origine dall’unione di informazioni digitali nell’ambiente reale in cui l’utente è inserito. 

Il framework di sviluppo ARKit 6, il LiDAR scanner e la True Depth camera

ARKit6 è un framework di sviluppo utilizzato per la definizione delle app in realtà aumentata per iOS. Nel caso di Apple vision pro, viene usata questa tecnologia in unione ad alcuni sensori, come il LiDAR scanner che consentono una mappatura dell’ambiente circostante. Una volta mappato l’ambiente intorno all’utente, il LiDAR scanner si connette con la True Depth camera e in questo modo l’utente vede contenuti digitali come se fossero davvero posizionali nello spazio che lo circonda. Si sviluppa quindi una sorta di Mixed Reality : gli utenti quindi non si isolano in un mondo di pixel ma vedono cosa succede attorno a loro.

Cosa consente di fare Apple vision pro

Apple vision pro consente all’utente di navigare con gli occhi. Guardando un’app la si seleziona e con due dita la si attiva. Questa è una gesture brevettata dal nome “Flick” che sfrutta i sensori del visore. E’ possibile anche ingrandire la schermata visualizzata “pizzicandola” con due dita e registrare la propria voce per dettare messaggi o inviare comandi vocali al visore.

Le app possono essere utilizzate contemporaneamente, proprio come se si avessero più schede aperte sul desktop del proprio pc. 

L’uso

Il visore è stato pensato per un uso nella vita quotidiana. L’utente può:

  • Registrare video
  • Scattare foto
  • Vedere film come se fosse al cinema (con la modalità di visualizzazione “Pro Display XDR” che da una resa cromatica delle immagini altissime)
  • ascoltare audio o musica 
  • giocare in modo immersivo a videogiochi 
  • proiettare paesaggi e diversi ambienti

Anche nel mondo del lavoro ci sono grandi cambiamenti: è possibile chattare, parlare con colleghi o lavorare insieme su documenti o progetti senza usare chiamare. Infatti, il sistema di scanner inserito, scannerizza l’utente e lo rappresenta all’altro utente in contatto.

L’Hardware

L’hardware è leggero: il visore ha un telaio in lega di alluminio leggermente curvo per avvolgere il viso. Il display è stratificato perchè deve permettere una proiezione interna (delle app nello spazio circostante) e quella esterna (quando l’user guarda nello spazio in cui è inserito). L’imbottitura è leggera e si adatta al viso, in questo modo non entra luce esterna mentre il dispositivo è in uso. La fascia per la testa è elastica, traspirante e regolabile. 

E’ presente una batteria esterna con una autonomia di 2 ore, collegata con un cavo al visore che si può riporre comodamente in una tasca del pantalone. 

Il design è dual-chip con processore M2 che da potenza al visore e gli consente una proiezione di immagini ad alta risoluzione. 

I problemi sollevati

Un primo problema sollevato è stato quello dell’isolamento dell’utente durante il suo utilizzo. Questa problematica viene risolta secondo Apple con la tecnologia EyeSight che fa capire all’utente se sta usando app o se è completamente immerso nella realtà virtuale. Quindi una persona può liberamente decidere se essere completamente immerso nella realtà virtuale o se visionare il mondo circostante. 

Inoltre chi circonda l’utente vede i suoi occhi perchè quando si avvicina all’user il display frontale riproduce gli occhi dell’user del visore. Questo è un importante progresso e punto di differenziazione per Apple perché altri visori concorrenti non consentono questa funzione. 

Il visore inoltre riproduce completamente i suoni dell’ambiente esterno grazie a sistema di Ambient Spatial Audio. Vi sono posizionati in Apple vsion pro degli altoparlanti che generano un suono all’utente che sembra provenire dall’ambiente esterno e così mantiene la consapevolezza dell’ambiente circostante. 

Il punto attualmente più dolente è il costo: il visore è molto costoso, ha un prezzo di 3499 dollari e attualmente è solo disponibile nel mercato statunitense. 

Un’ulteriore problema si ha dal punto di vista sociale e relazionale: osservando chi lo indossa, appare come se le persone stessero gesticolando a caso come mosche cieche facendo scatti senza senso apparente con la testa. Chi lo ha provato afferma: “Le persone ti trattano in modo leggermente diverso quando indossi un Vision Pro.”

Vi è anche il peso del visore non da poco: pesa circa mezzo chilo e quindi appesantisce il collo, il che rende difficile il suo uso prolungato. 

I commenti di chi lo ha usato

Un giornalista del Washington Post, Chris Velazco, ha indossato per due settimane il Vision Pro da 3.499 dollari lanciato da Apple, definendolo come qualcosa di ingombrante e costoso.  Tutavia, è ancora la prima generazione, una sorta di esperimento. Afferma anche che il prodotto è pesante e quindi occorrono delle pause durante la giornata, ma l’uso non provoca nausea. 

Altri che lo hanno provato affermano anche che occorra un po’ di “allenamento” per impararlo ad usare perchè navigare con gli occhi è qualcosa che mai si è fatto prima. 

Il Wall Street Journal ha definito il visore come “il prodotto meno convenzionale della storia di Apple”. 

Il lancio fuori dagli Stati Uniti

Il lancio ufficiale negli stati uniti è avvenuto il 2 febbraio 2024, ma l’analista specializzato in tecnologia Apple, Ming-Chi Kuo, suggerisce che il primo lancio del Vision Pro al di fuori degli Stati Uniti potrebbe avvenire prima della Worldwide Developers Conference (WWDC) di giugno 2024. Il motivo della limitata attuale vendita del prodotto solo nella zona statunitense è probabilmente la disponibilità limitata del prodotto, o forse anche perchè Apple necessita di tempo per adattare il software alle esigenze dei vari paesi. Una volta terminate gli ultimi aggiustamenti, si prevede che il Vision Pro sarà disponibile in più mercati.

Le app disponibili

Il vision pro ha un proprio App store. Dal momento in cui questo prodotto è stato introdotto nel mercato, erano circa 600 le app disponibili, appositamente sviluppate per sfruttare al meglio il visore. In 10 giorni il quantitativo di app è aumentato di oltre 400. 

Attualmente però, mancano ancora alcune delle app che vengono maggiormente utilizzate dagli utenti su altre piattaforme come Netflix, Spotify e YouTube. Per poterle usare sul visore, i possessori dovranno per ora usare il browser di navigazione web di Apple, Safari.

Netflix ha affermato che per ora non intende realizzare un’app per Apple vision pro perchè la sua diffusione, afferma, “è così marginale che non è particolarmente rilevante per la maggior parte dei nostri abbonati…Il costo di sviluppo, a oggi, sarebbe superiore al beneficio che si otterrebbe: dobbiamo stare attenti a non investire in prodotti che attualmente non rendono”. Quindi finchè non si avrà una diffusione del prodotto nel mercato e verrà utilizzato da un numero elevato di utenti, l’azienda non svilupperà una propria app. 

I primi competitors 

Con il lancio di un nuovo prodotto sul mercato, non ci vuole tanto tempo prima che emergano già i primi competitors. Nel caso di Apple vision pro, un competitor che merita una citazione è il visore Quest di Meta, di cui già ne sono presenti diverse versioni. La cosa interessante è che Mark Zuckerberg, CEO di Meta, ha provato i visori del competitor Apple commentandoli in questo modo: “Non penso solo che questo sia il miglior rapporto qualità-prezzo, penso che Quest sia il prodotto migliore, punto”. 

In un video pubblicato sul suo profilo Instagram, lui mette a confronto le specifiche tecniche di Quest 3 e Vision Pro, evidenziando vari punti di forza del dispositivo della sua azienda. Il suo dispositivo peserebbe 120g in meno, quindi sarebbe più comodo da indossare a lungo. La batteria interna al visore consentirebbe una maggiore libertà di movimento e anche il campo visivo offerto è più ampio. Il visore Quest 3 da la possibilità di utilizzare controller fisici, reputati da lui come delle estensioni delle mani dell’utente, rendendo il visore di facile utilizzo rispetto a quello concorrente. 

L’unica cosa che è presente in Apple vision pro rispetto a Quest 3 è il tracciamento oculare, ma Zuckerberg ha affermato che provvederà al suo inserimento. Ciononostante, il CEO ha ammesso che Vision Pro è migliore in alcuni aspetti: come i display.

Non è mancato da parte sua anche un commento sul prezzo: il suo prodotto è “qualcosa come sette volte meno costoso”. 

Rimani aggiornato sulle ultime novità del campo del marketing e la comunicazione, seguici sui nostri social media!

Fonti: